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29/03/2006

29/03/2006

Presentata la D.ssa Maria Grazia Laganà Fortugno ad amici e simpatizzanti  dell'Ulivo  presso la sala consiliare del Comune di Oppido Mamertina.

vedi foto

28-03-2006         31-03-2006 

CALABRIA ORA

«Sono trascorsi cinque mesi dal 16 ottobre, ma non è finita la voglia di riscatto e di rinascita civile della nostra regione, da quel giorno si è messo in moto un movimento di idee e di persone con esperienza e percorsi di vita diversi, che ha deciso di gridare tutta la rabbia di un popolo che non vuole più vedere il nome della propria regione sulle pagine di cronaca nera.» Queste le parole della vedova Fortugno, candidata alla Camera dei Deputati per l’Ulivo nella sala consiliare del Comune di Oppido Mamertina. Molti i temi affrontati durante il pomeriggio. Sono intervenuti il sindaco avv. Giuseppe Rugolo, che ha incentrato il proprio intervento sui delicati problemi di Oppido, ponendo l’accento sulla questione dell’Ospedale e del carcere. Il dott. Rosario Palumbo, consigliere delegato ha evidenziato il vivo ricordo di Franco Fortugno che proprio lo scorso anno ha incontrato gli oppidesi nella stessa sala. Bisogna creare  nuove strutture per dare lavoro ai nostri giovani e rendere i nostri paesi più vivibili, nel rispetto della legalità, ha aggiunto il dott. Rocco Riganò.                                                                                                                                                                                               «I giovani calabresi, non solo quelli di Locri, mi hanno dato tanta forza, racconta commossa la dott.ssa Maria Grazia Laganà Fortugno. Mi sono stati molto di conforto e rimarranno impressi nel mio cuore  insieme al ricordo di Franco e, lasciatemelo dire, insieme alla sua dolcezza. Posso solo offrirmi al servizio degli altri e dare la mia voce a chi voce non ne ha. Voglio che la nostra unica forza sia quella del sorriso e di quei valori che erano condivisi anche da mio marito. Li porterò avanti fino in fondo. La mia candidatura è stata voluta fortemente da i giovani di Locri, dello striscione che recitava ”E ADESSO AMMAZZATECI TUTTI”, ma anche dalla redazione regionale del mio partito. All’inizio ero un po’ tentennante quando mi hanno chiesto di candidarmi, ma oggi sono sempre più convinta nel continuare in ciò che voleva Franco: aiutare la povera gente, come diceva lui, perché i ricchi non hanno bisogno di aiuto. Le problematiche locali: ospedale, infrastrutture e strade, ci toccano direttamente ed io non voglio restarne fuori. L’ospedale deve continuare a funzionare e offrire  cure per chi ne ha bisogno, oltre a creare lavoro per i nostri giovani. La mia candidatura è frutto di una strategia che vuole stare vicino a i più deboli, a chi come voi sa fare battaglia e io se sarà necessario mi incatenerò con voi proprio come avete fatto, nel duemila per lo spostamento della sede vescovile da Oppido. Ricordo come combattevate per il vostro vescovo, in quei momenti ero qui con Franco. Noi siamo un popolo che non ha bisogno di effetti speciali. Credo che lo sviluppo sia legato al principio di legalità è che insieme formino un connubio inscindibile, dobbiamo concretizzare e far si che il sacrificio di Franco e di tutti i calabresi che hanno perso la vita non siano vani.»

Fiorella Pardo