COMUNE DI OPPIDO MAMERTINA
IGIENE E SANITA' PUBBLICA
COMUNICATO STAMPA
NON CE NE PUO’ FREGAR DI MENO…..
E’
questo che probabilmente pensano i vertici dell’ASL N. 10 di Palmi in
merito alla situazione più volte drammaticamente esposta sulla
situazione del locale Presidio Ospedaliero. L’importante, prestigioso e
funzionale ospedale di Oppido Mamertina è destinato dalla lunga agonia
ad una fine ingloriosa. A nulla sono valse le sollecitazioni, gli
incontri i pareri scambiati con i vari Direttori Generali che si sono
susseguiti numerosi in questi ultimi anni con la passata ed attuale
Amministrazione. Ancora oggi il Commissario Straordinario, sollecitato
più volte, non ha trovato il tempo per verificare e rendersi conto
personalmente dei disagi cui è costretta una intera comunità, aspettando
magari la nomina del futuro Direttore Generale cui demandare eventuali
interventi. Il personale, abbandonato a se stesso ed anche a rischio
della propria incolumità, si trova a dover far fronte a delle
situazioni a volte difficili da gestire. Il personale del Pronto
Soccorso non può operare senza il supporto delle professionalità
necessarie (anestesisti-rianimatori, chirurghi, cardiologi, ecc.) e
senza la garanzia della costante presenza dell’ambulanza per poter
eventualmente trasferire i pazienti presso altri presidi, non potendo
così garantire un primo intervento decisivo ed efficace. L’Unità
Operativa di chirurgia (con le due nuove sale operatorie ancora chiuse)
vede inutilizzate le poche unità rimaste per mancanza della completezza
di organico (è chiaro che i pazienti si rivolgono direttamente presso
altre strutture sapendo che ad Oppido non è possibile intervenire)
aspetta invano l’arrivo di nuovi chirurghi. La Medicina, che non ha
ancora visto riconosciuto il ripristino dei posti precedentemente
sospesi per l’attuazione dei lavori dell’ex art. 20 (36 iniziali + 2 di
Day Hospital), deve far fronte, grazie alla grande disponibilità e
professionalità del personale sanitario, alle richieste di ricovero
provenienti anche da centri più lontani. E che dire del rifiuto di
trasferimento dei Medici destinati alla riattivazione del reparto di
Ginecologia? Tutto questo si ripercuote anche sui servizi di Analisi e
di Radiologia che nonostante l’impegno degli operatori, ha visto un calo
importante delle prestazioni interne ed esterne. Nel tempo sono stati
soppressi reparti e servizi importanti (Medicina nucleare, Oculistica,
Ostetricia e Ginecologia, Psichiatria), a nulla è valso l’appello di
rendere funzionali e funzionanti almeno i reparti esistenti con la
semplice, necessaria, integrazione di personale medico ed
infermieristico. La visita, probabilmente per niente incisiva,
dell’Assessore Lo Moro non è bastata a dare quell’impulso decisivo
affinché nella piana ed a Oppido in particolare possa esistere
finalmente una Sanità adeguata. L’impressione, diffusa, è che dai
vertici regionali ed aziendali nonché i vari capo-dipartimento si remi
contro il rilancio del locale nosocomio. L’Ospedale di Oppido è
diventato il serbatoio cui attingere per tamponare i problemi che si
presentano negli altri presidi spostando di volta in volta personale
indispensabile al normale funzionamento dei reparti.
La recente protesta
popolare che ha visto la presenza di Sindaci ed amministratori locali e
della Comunità Montana nonché di numerosi cittadini e che ha suscitato
l’interesse dei mass-media regionali non ha assolutamente suscitato il
benché minimo interesse da parte degli organi competenti.
Adesso basta, la gente
non ne può più. In questi giorni si parla tanto di legalità e di
giustizia. Dov’è il rispetto della regole quando il Piano Sanitario
Regionale a pochi mesi dalla sua scadenza non ha ancora trovato
attuazione. E’ facile cambiare le carte in tavola sostituendo o
sopprimendo il termine “OSPEDALE DI MONTAGNA” con un termine più adatto
a giustificare il ridimensionamento o la soppressione di un servizio
essenziale per la collettività. Abbiamo bisogno di certezze, di vedere
garantito il diritto alla salute per questa area sfortunata ed
abbandonata Per questo invito il Governo Regionale a valutare
attentamente e serenamente la stesura del nuovo Piano Sanitario
Regionale tenendo conto della collocazione dell’Ospedale di Oppido
Mamertina in un territorio particolarmente disagiato che per la sua
posizione strategica può rispondere alle esigenze di tutta la
popolazione confermandone lo status di Ospedale di Montagna.
Oppido
Mamertina, 26/10/2005
Il Consigliere
Delegato
Dott. Rosario
Palumbo
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