Nella serata del 25 agosto
nell'incomparabile cornice del cortile di palazzo Grillo in Oppido
Mamertina, dove poesia e musica hanno deliziato il numeroso pubblico
presente, è stata presentata l'opera prima del prof. Pasqualino
Marcianò. Si tratta di Voci e volti
d'Aspromonte, un mix di poesie e
racconti edito in bella veste tipografica dalle Nuove Edizioni
Barbaro di Delianuova. Davvero ineccepibile la presentazione da
parte del dott. Domenico Randazzo e la lettura delle composizioni
offerta con la solita bravura da Gino Loria. Scelti brani di
stupenda musica eseguita dai maestri Domenica Verduci al pianoforte
e Carmelo Riganò al violino hanno fatto da coronamento alla
manifestazione.
A parte i versi e le rime enunciati in uno stile letterario di tutto
rispetto e che riescono estremamente gradevoli al lettore, in un
buon numero delle odierne composizioni si rivela proprio e
marcatamente la ferrea preparazione storica e letteraria del prof.
Marcianò, che in tanti anni di militanza nella scuola in Oppido, ma
anche nel Ravennate, si è fatto apprezzare per la sua attività di
docente e di dirigente scolastico. E' una professionalità che viene,
ahinoi per tanti motivi, da lontano, quando si forgiava seriamente
nei Seminari e nei licei, ch'erano vere fucine di classicità.
Non sono molte le poesie presentate nell'odierna pubblicazione, ma
riescono sicuramente sufficienti a farci dare un'idea quasi completa
della maturazione, cui è giunto l'autore. Tra le più interessanti
"Alla statua mutila" o "A Delia", tanto per dire di qualcuna, dove
emergono echi precisi del sisma del 1783 o dell'origine della
popolazione deliese da una città magnogreca del litorale ionico,
appunto Delia. Riescono altrettanto accattivanti quelle consacrate
al villaggio Messignadi od a Zervò. L'autore si rivela forse ancora
più efficace nei racconti, dove, oltre alla storia, è presente anche
l'antropologia, il mondo dei nostri maggiori, ch'è sapientemente
evocato in tutte le sue forme. Ha suscitato appassionato consenso il
racconto, il cui personaggio centrale è l'abate Battista, una
singolare figura di sacerdote di origine deliese, che ha vissuto
parecchio in Oppido, ch'è stato letto con la consueta verve dal
prof. Loria.
Ha concluso l'incontro, ch'è stato organizzato nel migliore dei modi
dalla Società Operaia di Mutuo Soccorso e per essa dal suo
Presidente Geom. Francesco Scattarreggia, il sindaco della
cittadina, avv. Giuseppe Rugolo. |