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26/08/2006

Comune di Oppido Mamertina

 

Lettera Aperta

 

Ai Sindaci ed ai Cittadini dei Comuni di:

 Anoia – Candidoni – Cinquefrondi – Cittanova – Cosoleto – Delianuova – Feroleto della Chiesa – Galatro – Giffone – Gioia Tauro – Laureana di Borrello – Melicuccà – Melicucco – Molochio – Maropati – Palmi - Polistena – Rizziconi – Rosarno – San Ferdinando – Santa Cristina d’Aspromonte – San Pietro di Caridà – Santa Eufemia d’Aspr. – San Giorgio Morgeto – San Procopio - Seminara -  Serrata – Scido – Sinopoli – Terranova – Taurianova –  Varapodio

Ai Sindaci dei Comuni sede di Ospedale di Montagna: Acri – San Giovanni in Fiore – Serra San Bruno – Soveria M.lli

Al Presidente della Conferenza dei Sindaci dell’ASL 10 – Avv. Domenico Ceravolo

Al Presidente della Comunità Montana VTM – Dott. Antonio Alvaro

Al Presidente dell’Assemblea  dell’Associazione Intercomunale “Città degli Ulivi” – Prof. Alfonso Germanò

Al Presidente del Comitato  dell’Associazione Intercomunale “Città degli Ulivi” – Dott. Francesco Morano

Al Commissario Straordinario del Parco Nazionale dell’Aspromonte – Dott. Giuseppe Graziano

Al Presidente della Giunta Regionale – On. Agazio Loiero

All’Assessore Regionale alla Sanità – On. Doris Lo Moro

Al Direttore Generale dell’ASL 10 – Dott. Giuseppe Putortì

La riorganizzazione della rete ospedaliera nella piana di Gioia Tauro avrebbe quale obiettivo primario quello di rispondere con efficienza ed efficacia al bisogno di salute di una vasta area che da molto tempo non vede assicurati i livelli essenziali di assistenza. La Direzione Aziendale ha individuato due “padiglioni” – quello di Gioia Tauro e quello di Polistena – che dovrebbero accogliere qualunque paziente in condizioni critiche, in quanto sedi di Unità Operative afferenti al dipartimento di emergenza di primo livello, con l’obiettivo di dare risposta alle esigenze di una comunità che chiede di poter essere curata senza essere costretta ad emigrare altrove: ciò come sappiamo risponde anche ad una esigenza primaria della nostra azienda sanitaria che deve destinare, a tutt’oggi, più di un terzo del suo budget al pagamento di una cifra, pari a circa 50.000.000,00 di euro annui, in rimborsi ad altre ASL per prestazioni erogate in favore dei cittadini pianigiani.

Assicurare qualità e dignità alle prestazioni erogate, riducendo al minimo gli episodi di mala sanità, significa ristabilire un rapporto di fiducia con l’utente bisognoso di cure: è questo il ruolo che l’Azienda Sanitaria deve svolgere.

- Eliminare i tanti reparti fotocopia, peraltro tutti di basso livello;

- Istituire unità Operative del tutto mancanti;

- Migliorare l’utilizzo del personale medico e tecnico-infermieristico;

- Incrementare il numero di posti letto assolutamente carente;

Sono alcuni obiettivi sicuramente condivisibili, ma i provvedimenti di ridimensionamento che  riguardano lo stabilimento ospedaliero di Oppido Mamertina, ancor più che quelli relativi a Palmi e Taurianova, richiedono una più attenta valutazione – che si sollecita vivamente – delle oggettive realtà territoriali al cui servizio i presidi sono posti.

Tanto, non per mero atteggiamento campanilistico, di cui con grande facilità ma anche con altrettanta superficialità si può essere accusati: Palmi e Taurianova sono infatti comuni molto, troppo vicini rispettivamente a Gioia Tauro e Polistena, sedi di P.S. e DEA di primo livello: Oppido Mamertina non solo non è altrettanto vicina, ma è ad essi collegata da una strada che spesso, l’ultima volta lo scorso inverno, per lungo tempo non è percorribile: l’alternativa è una via lunga e tortuosa che si aggiunge a quella, già abbastanza lunga e tortuosa, che devono percorrere i pazienti provenienti dai paesi più interni e  per i quali l’Ospedale di Oppido è stato da sempre importante anzi essenziale punto di riferimento. Così come è altrettanto essenziale e insostituibile punto di  riferimento per i giovani della Comunità “Incontro” di Zervò, per la  Casa di accoglienza per malati di AIDS della frazione di Castellace nonché per i locali RSA e Centro Disabili.

Sono queste le considerazioni che avevano portato il precedente Consiglio Regionale a inserire quello di Oppido tra gli ospedali di montagna; considerazioni tuttora valide e che non possono essere ignorate.

 Le ultime decisioni aziendali costituiscono un  grave errore di valutazione che non può non avere, per le comunità che vivono in zone obiettivamente disagiate, conseguenze devastanti.

 Sono sempre queste le considerazioni che hanno portato i Sindaci dei comuni sedi di ospedale montano della regione (Oppido Mamertina, Soveria Mannelli, San Giovanni in Fiore, Acri e  Serra San Bruno) a condividere, con un patto di reciproca solidarietà, l’esigenza di fare fronte comune nel richiedere che nel redigendo nuovo Piano Sanitario Regionale l’esistenza e l’efficienza degli ospedali montani siano salvaguardati e garantiti.

 Questo Comune, già promotore di una conferenza permanente dei Sindaci dei Comuni sedi di ospedale montano, in vista di una azione sinergica nei confronti delle istituzioni sovracomunali e, in particolare, dell’Assessorato Regionale alla Sanità e del Ministero della Salute, ha bisogno del sostegno aperto e concreto da parte di tutti, soprattutto dei Sindaci del comprensorio che fa riferimento all’ospedale di Oppido Mamertina, per respingere il piano che ne prevede il ridimensionamento e, in particolare, la trasformazione del Pronto Soccorso in Punto di primo Intervento, la scomparsa di interi reparti previsti dall’attuale Piano Sanitario Regionale, la disattivazione di servizi essenziali nelle ore notturne, la trasformazione del Laboratorio di Analisi in Punto di Prelievo.

 A sostegno della civile protesta dei cittadini oppidesi contro l’isolamento, il depauperamento dei servizi, la continua mortificazione dei diritti fondamentali dei cittadini delle zone interne, che già soffrono le oggettive difficoltà orografiche di un territorio disagiato, chiediamo di non essere lasciati soli e di combattere assieme una battaglia di civiltà.

 Oppido Mamertina, 26 agosto 2006.

                                                                                                                  L’Amministrazione Comunale

    Lettera aperta
      Comunicato stampa 24/08/2006  
      Delibera Consiglio Comunale n. 018/2006  del  09/08/2006  
 

 

 
    26/08/2006           26 agosto 2006