Nasce
Canti e Cunti Festival di Cantastorie, un progetto culturale
promosso dall’Amministrazione Comunale di Oppido Mamertina con il
sostegno fondamentale dell’Ente Parco dell’Aspromonte e il
patrocinio della Provincia di Reggio Calabria, Assessorato alla
Cultura Beni Culturali e Spettacolo.
Un
progetto che ha come obiettivo prioritario quello della
valorizzazione del patrimonio culturale inteso come occasione per la
promozione del territorio e lo sviluppo di nuove opportunità di
fruizione dello stesso.
Si tratta di un evento, a
cadenza annuale, che vede il proprio svolgimento durante tutto
l’arco dell’anno e progettato come il risultato di una complessa
articolazione. L’insieme degli eventi ruota tutto intorno alla
figura del Cantastorie che nel tempo ha fatto si che la tradizione
popolare potesse essere tramandata raccontando le storie degli
uomini e i luoghi in cui la storia si svolgeva, ma anche e
sopratutto raccontando la saggezza degli uomini del passato.
Un festival del canto e del
racconto nel cuore dell’Aspromonte, sottolinea Nino Racco Direttore
artistico della manifestazione, che ha i cantastorie come fulcro,
affiancati da altre forme d’arte parallele come il teatro di strada,
il teatro rituale di matrice contadina e religiosa, u cuntu
attorno al braciere o in un angolo della ruga, i canti di lavoro,
d’amore e di lotta.
Il progetto Canti e cunti
prevede per questo l’alternarsi di spettacoli teatrali, di seminari,
di recupero di antiche fiere tradizionali, di escursioni e visite
guidate, di laboratori per la valorizzazione degli antichi mestieri
e della tradizione artigianale.
“Non solo spettacolo – afferma
il sindaco di Oppido Mamertina, Giuseppe Rugolo,- ma anche e
sopratutto operazione culturale quella che l’Amministrazione e
l’Ente Parco Nazionale d’Aspromonte intendono realizzare con il
progetto Canti e Cunti, attraverso il recupero di quel
bagaglio di conoscenze e di competenze, in una parola di umanità
che ha consentito a tanti nostri conterranei di emergere in campo
sociale, civile, professionale, nel momento in cui hanno lasciato
questa Nostra Amata Terra”.
L’idea portante del festival,
come sostiene il dott. Giuseppe Graziano commissario dell’Ente Parco
d’Aspromonte, consiste nella riscoperta dei canti e dei racconti
della tradizione attraverso cui si può sviluppare un progetto
consapevole di recupero di una identità perduta che per secoli ha
contraddistinto la storia di uomini e luoghi della Calabria antica.
Si partirà a Natale con due
eventi che rappresentano le Prime del Festival; il 23
dicembre a Oppido Mamertina- Palazzo Grillo ore 16,30, con uno
spettacolo fortemente simbolico ed augurale Storia di Salvatore
Giuliano, un lavoro di Nino Racco, direttore artistico del
Festival Canti e Cunti, che risale al 1989 e che costituisce il
primo atto di recupero e rilancio della figura del Cantastorie; il
29 dicembre a Oppido Mamertina –Teatro Comunale- lo spettacolo
Jennu Brigannu del Teatro della Ginestra, spettacolo e gruppo
rappresentativo della nuova generazione del teatro calabrese che si
muove tra tradizione, ricerca e sperimentazione e che si fa sempre
più vivo nella nostra regione.
E’ intenzione del comitato
organizzatore coinvolgere nel progetto anche altri centri della
provincia così da creare una vera e propria rete per la
valorizzazione del patrimonio culturale e dunque anche del
territorio provinciale.