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21/11/2006

 

Pollice verso anche dai sindaci dei centri vicini
Il Piano di Putortì non piace a Oppido

OPPIDO MAMERTINA - Altissima partecipazione della cittadinanza di Oppido al consiglio Comunale convocato per prendere visione e valutare l' Atto aziendale dell' Asl 10 di Palmi dopo l' approvazione da parte della giunta regionale.
All' incontro straordinario hanno partecipato i sindaci di Santa Cristina Alfonso Germanò; di Delianuova Rocco Corigliano; di Cosoleto Angelo Surace; di Scido Agostino Mileto; di Varapodio Orlando Fazzolari; Beniamino Alessio di Molochio ( Assente Fedele di Sant' Eufemia e Chiappalone di Sinopoli) ed il presidente della Comunità Montana Versante tirrenico meridionale, Antonio Alvaro.
Aperto dal sindaco di Oppido Giuseppe Rugolo che, dopo aver stigmatizzato l'atto Aziendale dell' Asl 10 che ha penalizzato nei servizi e nel personale il nosocomio cittadino, il consiglio comunale è proseguito con gli interventi dei sindaci. e del presidente della Comunità Montana.
In alcuni interventi che si sono susseguiti (il consiglio è proseguito fino a tarda sera ) nel corso della seduta, è emersa ancora una volta l'esigenza di continuare a tenere alta l' attenzione a difesa della struttura ospedaliera di Oppido da proporre - come ha detto Rugolo - nella redazione del nuovo piano sanitario in cui saranno coinvolti consiglieri regionali e provinciali.
Del resto la mobilitazione del territorio sulla questione sanità nella Piana va avanti da diversi mesi, e fino ad oggi non sembra essere stata raggiunta un'intesa tra la direzione dell'Asl 10 e le istituzioni del comprensorio che va da oppido a Santa Cristina fino a Delianuova.
Il consiglio ha stabilito inoltre di perseguire una serie di iniziative prefissate tra cui la formazione di una Commissione mista che sia di supporto all' Amministrazione comunale nelle attività concernenti la questione ospedaliera.


                                                                                                          Angela Garibaldi

   Deliberazione del Consiglio Comunale n.046/2006

 

 

22/11/2006

 

    Oppido/ Unanime parere negativo sull'atto aziendale dell'Asl 10
 
   

OPPIDO - Nonostante le assicurazioni e gli impegni assunti dagli organi sanitari della Regione e dell’Asl n.10 dopo la civile protesta, di cittadini ed esponenti politici ed istituzionali, protrattasi per oltre due mesi ( che ha portato all’occupazione della sede municipale per lungo tempo), la situazione del locale nosocomio è, e rimane sempre estremamente precaria sotto tutti i punti di vista. Per valutare ed analizzare tale critica situazione – evidenziata recentemente anche attraverso vari manifesti e comunicati da parte di cittadini ed organismi politici ed amministrativi – si è riunito il civico consesso, in seduta straordinaria e di urgenza, per discutere un unico punto all’ordine del giorno: “Esame e valutazione dell’Atto aziendale dell’Asl n.10 di Palmi. Determinazioni”. Oltre ai locali amministratori comunali, nella sala consiliare gremita di cittadini, hanno partecipato alla riunione quasi tutti i sindaci del comprensorio della Comunità montana versante tirrenico meridionale: Beniamino Alessio (Molochio); Alfonso Germanò (Santa Cristina); Angelo Surace (Cosoleto); Rocco Corigliano (Delianuova); Orlando Fazzolari (Varapodio); Agostino Mileto (Scido). Presente anche il presidente della giunta della Comunità montana Antonio Alvaro. Nel corso dei lavori aperti dal sindaco Giuseppe Rugolo e proseguiti fino a tarda sera numerosi sono stati gli interventi dei partecipanti ai lavori del consiglio straordinario. Unanime, si può tranquillamente affermare, è stata la valutazione ed il giudizio negativo espresso nei confronti dell’Atto aziendale dell’Asl 10 che ha pesantemente penalizzato l’ospedale cittadino. Unanime, anche, la convinzione emersa durante i lavori: continuare quanto più possibile la mobilitazione in vista della redazione del nuovo piano sanitario che deciderà in modo determinante quale sarà il futuro del nosocomio che, è stato ricordato ancora una volta, gode tuttora dello status di “ospedale di montagna” nonostante i continui e progressivi provvedimenti che ne hanno notevolmente depotenziato le funzioni. Funzioni e servizi che, non è esagerato affermare, sono di vitale importanza per gli utenti, quasi tutti residenti in zone particolarmente disagiate.

Vincenzo Vaticano