giovedì 3
agosto 2006
Il
ministro per la Solidarietà Sociale, Ferrero, ha visitato le
terre confiscate alle cosche e affidate alle Associazioni
“Un gesto di grande riscatto”
OPPIDO MAMERTINA. “È un
impegno concreto questo dei giovani della cooperativa Valle
del Marro, per il riscatto di una terra difficile come
quella calabrese”. A dirlo è stato il ministro per la
Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero, che ha visitato, nella
Piana di Gioia Tauro, le terre confiscate alla ‘ndrangheta.
Insieme al Ministro, il presidente nazionale di Libera, don
Luigi Ciotti, il prefetto di Reggio Calabria, Luigi De
Sena, il Sindaco di Oppido Mamertina e autorità civili e
militari della provincia di Reggio Calabria. Ferrero è stato
prima ad Oppido Mamertina, accolto in municipio dal sindaco,
Giuseppe Rugolo, il quale ha espresso la volontà di
consegnare alla cooperativa Valle del Marro e quindi
all’associazione Libera Terra, che produce prodotti proprio
dalle terre confiscate alla ‘ndrangheta, altri nove ettari e
mezzo di uliveto che l’Agenzia del Demanio consegnerà agli
inizi di settembre al Comune. Questi nove ettari e mezzo si
aggiungono agli undici ettari che il Comune ha già dato in
affidamento e in concessione alla cooperativa Valle Marro.
Dopo averevisitato le terre confiscate alla ‘ndrangheta a
Castellace di Oppido Mamertina, il Ministro si è recato al
cimitero di Cittanova per ricordare un giovane ucciso alla
fine degli anni Settanta, Francesco Vinci. Subito dopo un
altro appuntamento per il ministro Ferrero a Gioia Tauro,
località Ponte Vecchio, dove c’è un altro gruppo di giovani
provenienti dalla Toscana che sta lavorando nelle terre
confiscate ai Piromalli-Molé. Nel capannone della ex azienda
gestita dalla famiglia mafiosa un ulteriore incontro anche
con la presenza del sindaco di Gioia Tauro, Giorgio Dal
Torrione, per ribadire l’importanza della testimonianza di
questi giovani che stanno lavorando le terre che prima
appartenevano alla ‘ndrangheta. Don Luigi Ciotti da parte
sua ha voluto rimarcare l’importanza della giornata di oggi
e della presenza del ministro Ferrero ribadendo che “tra il
dire e il mare c’è di mezzo il fare”. Don Ciotti ha quindi
sottolineato l’importanza e la valenza del lavoro dei
giovani della cooperativa Valle del Marro che si apprestano
ad avere in concessione altre terre strappate alla
‘ndrangheta della provincia di Reggio Calabria.