Puntura di Imenotteri | |||||||||||||||||
In Italia gli insetti più frequentemente responsabili di manifestazioni allergiche gravi sono gli imenotteri pungitori ed in particolare l’ape (Apis mellifica), la vespa (Polistes spp), il giallone (Vespula spp) ed il calabrone (Vespa spp). Solo le femmine sono provviste di pungiglioni velenosi. In caso di puntura d'imenottero
L'applicazione immediata di ghiaccio,
avvolto un una stoffa, o liquido freddo è il primo provvedimento da
adottare, serve ad alleviare subito il dolore, e ad ostacolare
l'infiammazione (l'uso dell'ammoniaca come terapia non è scientificamente
convalidato) è bene applicare subito una crema a base di idrocortisone
oppure assumere un antistaminico orale, (le creme antistaminiche non sono
utili e solitamente inducono dermatiti da contatto). Attacco Il pungiglione d’ape è formato da due lancette con bordo seghettato, accoppiato a uno stiletto: tra le due lancette e lo stiletto corre il canale di scorrimento del veleno.
Per questo motivo non vanno usate le dita che potrebbero facilitare lo
schiacciamento della sacca e l’intera fuoriuscita del veleno.
Complicazioni Sintomi di allergia al
veleno di imenotteri
L'edema interessa rapidamente il volto, gli occhi , la lingua e la laringe con segni di varia gravità. È necessario raggiungere il più velocemente possibile un centro di pronto soccorso che contrasterà la reazione anafilattica con uno specifico farmaco l'Adrenalina.
Lo shock anafilattico è una rapida sequenza di eventi, per lo più scatenata dal contatto di anticorpi IgE con un allergene, che si sviluppa improvvisamente e che può mettere in pericolo la vita del paziente. La pressione si abbassa, il respiro si fa difficoltoso in quanto il polmone è preda di un attacco asmatico grave e la pelle può presentare orticaria o angioedema. Se l'infiammazione si estende al laringe e alle corde vocali (glottide), incombe il rischio di una ostruzione totale del passaggio del respiro.
Il trattamento precoce è molto importante; l'anafilassi acuta è troppo spesso sottovalutata o non trattata in modo appropriato. L'adrenalina rappresenta il farmaco salvavita e deve avere un ruolo centrale nel trattamento acuto dell'anafilassi;
Pur essendo l'uso di queste siringhe molto facile, è necessario farsi spiegare dettagliatamente dal medico le modalità d'impiego. Superata l'emergenza, che si risolve nella quasi totalità dei casi grazie all'adrenalina, l'uso degli antistaminici (endovena o intramuscolo) risulterà vantaggioso; anche i cortisonici,a questo punto, saranno preziosi per contrastare l'infiammazione. I broncodilatatori per via aerosolica consentono di controllare l'asma. È comunque molto importante rivolgersi al più presto al medico (allertare immediatamente il 118)
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